La Tecnologia

Tecnologia cutting edge al servizio dei beni storico-artistici

di Isabella Castiglioni
Responsabile R&D
CNR – Istituto di Bioimmagini e Fisiologia Molecolare
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Palazzo arcivescovile di Milano, dipinto murale. Analisi iperspettrale

La tecnologia al servizio della medicina, della produzione industriale, della preservazione dei nostri ecosistemi e infine al servizio della nostra vita quotidiana. A tutto questo siamo abituati. Ma la tecnologia all’avanguardia è anche al servizio del nostro patrimonio storico-artistico, un bene mondiale. Vediamo cosa significa e quali sono gli strumenti per proteggere – o riportare in vita – dipinti, sculture e architetture danneggiati o di difficile accesso. L’Istituto di Bioimmagini e Fisiologia Molecolare del CNR cerca di farlo ogni giorno. Leonardo da Vinci ne sarebbe stato subito conquistato.

Per gli obiettivi del progetto Mobartech sono particolarmente importanti le analisi diagnostiche che possono essere svolte attraverso la piattaforma Mobartech sui beni storico-artistici. Le tecnologie fisiche applicate allo studio delle opere possono infatti fornire informazioni di diversa utilità e valore non solo agli esperti del settore ma anche al grande pubblico.

Queste comprendono, a titolo di esempio, la descrizione della composizione materica dei materiali delle opere, ad esempio, nel caso di dipinti, pigmenti della pittura e dello strato di preparazione, l’esistenza o meno di disegno preparatorio, l’estrazione di caratteristiche della tecnica e dello stile dei pittori. Fra le tecniche di osservazione e documentazione, le indagini fisico-chimiche e, in particolare, la diagnostica per immagini, l’indagine spettrale e gli studi strutturali hanno oggi un ruolo riconosciuto – sebbene non esclusivo – nel supportare con un approccio interdisciplinare, non distruttivo né invasivo, la comprensione dei processi e dei materiali utilizzati per l’esecuzione di un’opera pittorica, scultorea, monumentale.

Inoltre, attraverso le analisi tecnico-scientifiche, opportunamente integrate alle analisi storico-documentali, è possibile caratterizzare da un punto di vista tecnico le opere studiate e offrire agli esperti informazioni oggettive utili sia per definire le migliori operazioni da intraprendere per una conservazione e un restauro ottimali delle opere, sia per supportare le loro valutazioni e interpretazioni critiche.

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Palazzo arcivescovile di Milano, dipinto murale, dettaglio. Esempio di segmentazione delle immagini spettrali

Per la caratterizzazione delle opere possono essere impiegate diverse tecnologie e strumenti di indagine tecnico-scientifica all’avanguardia, tra le quali: studi in luce visibile con macchina fotografica, studi in fluorescenza visibile indotta da radiazione ultravioletta, studi mediante immagini iperspettrali nel visibile, nel vicino infrarosso, nell’infrarosso e in “falso colore”, studi di  iflettografia nel vicino infrarosso e studi di spettroscopia Raman. Le immagini e gli spettri acquisiti sono elaborati attraverso algoritmi per migliorare il rapporto segnale-rumore, le tecniche di  aumento del contrasto (ad esempio, attraverso l’applicazione di filtri), la segmentazione di regioni di interesse, l’estrazione di caratteristiche utili per valutazioni comparative oggettive.

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Palazzo arcivescovile di Milano, indagine con spettroscopia Raman

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Palazzo arcivescovile di Milano, indagine nell’infrarosso

Altre analisi riguardano lo sviluppo e la sperimentazione di metodi di valutazione delle condizioni strutturali degli elementi “di contorno” ai beni culturali (ad esempio, le pareti sulle quali sono realizzati gli affreschi) il cui danneggiamento potrebbe avere effetti negativi anche molto significativi sui beni. Questa valutazione è utile per individuare l’eventuale necessità di restauro e/o messa  in sicurezza degli elementi strutturali stessi, tenendo anche conto, laddove opportuno, della vulnerabilità nei confronti dell’azione sismica. Per l’analisi strutturale sono utilizzati metodi di indagine innovativi, di carattere non distruttivo, identificati sulla base delle caratteristiche del bene e degli elementi strutturali da considerare, includendo l’utilizzo di tecniche termografiche, indagini soniche e ultrasoniche, prove con martinetti piatti e altri test.

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Palazzo arcivescovile di Milano, dipinto murale. Analisi termografica

Ai fini della protezione nei confronti dell’azione sismica di beni di particolare valore storico-artistico, sono anche utilizzate tecniche di isolamento sismico e/o di dispositivi di smorzamento sismico. In casi specifici, tali studi comprendono la possibilità di installare sistemi di monitoraggio permanenti, che consentono di valutare quantitativamente l’evoluzione nel tempo di situazioni di potenziale pericolo per il bene, quali, ad esempio, un aumento dell’ampiezza di fessure esistenti.

 
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